Carenza di ferro: stanchezza, pigrizia e maggiore esposizione alle infezioni

Pubblicato: Giugno 01, 2023
Sarah Allen
Sarah Allen

Nutrizionista e dietologa

Ti senti spesso stanco, svogliato e privo di energia? Ultimamente sei più incline alle infezioni? In tal caso, la causa potrebbe essere una carenza di ferro.

In tutto il mondo, la carenza di ferro è una delle carenze nutrizionali più comuni e colpisce circa il 30% delle persone, in particolar modo le donne.

A cosa serve il ferro?

Il ferro è la componente essenziale dell’emoglobina, proteina contenuta nei globuli rossi, e svolge un ruolo fondamentale all’interno dell’organismo, prendendo parte alle due funzioni di seguito indicate:

  • Trasporto di ossigeno
  • Metabolismo energetico

In quanto parte dell’emoglobina, il ferro aiuta a trasportare l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo. Un adeguato apporto di ossigeno alle cellule e al cervello, permette all’organismo di disporre di sufficiente energia. Si pensi che solo il cervello necessita del 20% dell’ossigeno presente nel corpo.

➤ Una persona su 3 soffre di carenza di ferro – soprattutto le donne!

Carenza di ferro e anemia

Con l’espressione carenza di ferro si vuole indicare un’insufficiente presenza di ferro nell’organismo. Con il termine anemia, invece, si indica una carenza di globuli rossi. È interessante notare come in circa la metà dei pazienti anemici si riscontra una mancanza di ferro.

Chi è a rischio?

Cause come l'alimentazione, la perdita di sangue o la salute dell'intestino incidono sulla probabilità di sviluppare carenza di ferro o anemia. Il rischio aumenta, per esempio, nelle donne a causa del ciclo mestruale, negli sportivi sottoposti ad intenso sforzo fisico, nei vegetariani a causa della limitata assunzione di alimenti contenenti ferro o in coloro che soffrono di problemi digestivi.

Come si manifesta una carenza di ferro e come la si riconosce?

La carenza di ferro non viene rilevata, se non prima lo stato di salute generale  dell’organismo non ne viene compromesso. Ciò, in quanto il corpo, se necessario, utilizza il ferro precedentemente immagazzinato. Qualora si dovessero esaurire le scorte però, la formazione dei globuli rossi e, di conseguenza, il trasporto dell’ossigeno nonché il metabolismo energetico, verrebbero fortemente compromessi. Alcune funzioni fondamentali non potrebbero essere più svolte adeguatamente, con conseguenti sintomi quali stanchezza, pallore, maggiore esposizione alle infezioni. Tra quelle appena elencate, si annovera anche la caduta dei capelli. È a questo punto che la carenza di ferro ha un impatto importante sulla salute.

È bene notare, tuttavia, che sintomi di malessere, debolezza e spossatezza potrebbero essere causati anche da un eccesso di ferro nel sangue. Ciò potrebbe verificarsi, ad esempio, a causa di una malattia da accumulo di ferro come l’emocromatosi. Si consiglia, pertanto,  di eseguire un semplice test per verificarne il livello prima di assumere un integratore.

Esistono diversi fattori che possono scatenare una carenza di ferro. Di seguito si riportano i due fattori che si ritiene abbiano maggiore rilevanza:

1. Fonti: differenziazione tra fonti di ferro animali e vegetali

Le fonti di assorbimento del ferro sono fondamentalmente due: quella animale e quella vegetale. Il ferro animale (ferro eme) può essere assorbito dall'organismo 2-3 volte meglio rispetto a quello vegetale (ferro non eme). Pertanto, nonostante vi siano molti vegetali che contengono del ferro, la quantità assorbibile risulta essere inferiore. Secondo gli esperti, i vegetariani dovrebbero assorbire il doppio della quantità di ferro proveniente da fonti vegetali rispetto a chi mangia anche carne. Tale indicazione viene sovente ignorata o semplicemente non se ne è a conoscenza. Ecco perché in particolar modo nei vegetariani e nei vegani si riscontra spesso una carenza di ferro.

Il ferro ematico proveniente da fonti animali è assorbito in modo 2-3 volte più efficiente rispetto a quello proveniente da fonti vegetali!

2. Inibitori del ferro

Oltre alla diversa capacità di assorbimento delle fonti animali e vegetali di ferro, esistono altri fattori che possono rendere più difficile l’assorbimento del ferro contenuto negli alimenti. Tra questi vi sono i cosiddetti inibitori del ferro, ossia gli alimenti che contengono composti come polifenoli, fitati o calcio, ad esempio caffè, tè o latticini. Queste sostanze impediscono un assorbimento regolare del ferro.

Cosa aiuta a contrastare la carenza di ferro e come si può prevenire?

  • Una dieta varia che combina fonti animali e vegetali di ferro ne aumenta l'assorbimento
  • Le fonti vegetali di ferro in combinazione con la vitamina C aumentano la capacità di assorbimento, il che è particolarmente importante per i vegetariani e i vegani
  • Porre attenzione agli alimenti che rendono difficile l'assorbimento, come il caffè, il tè o i latticini
  • Buone fonti di ferro sono carne magra nutrita con erba, verdure a foglia verde scuro, noci, pseudocereali o legumi ben ammollati

Integratori come supporto naturale nell'apporto di ferro:

  • Ferro con Vitamina C in capsule: con una biodisponibilità fino al 100% e un assorbimento delicato, è particolarmente indicato per gli stomaci sensibili
  • Ferro Plus - Elisir alle erbe: contiene vitamina C per migliorare l’assorbimento del ferro e fornisce ferro e preziosi antiossidanti contenuti negli estratti di erbe
  • Vitamina C: ottenuta dall’estratto di acerola, supporta l’assorbimento del ferro
  • Erba d’orzo in polvere: contiene naturalmente grandi quantità di ferro di derivazione vegetale, oltre ad altri minerali, oligoelementi, vitamine e clorofilla

Conclusioni

Solo un corpo ben rifornito di ferro è efficiente. Una carenza porta inevitabilmente a sentirsi stanchi, svogliati e privi di energia, oltre a causare una maggiore suscettibilità alle infezioni. Ciò può portare all'anemia, compromettendo così, lo stato di salute generale dell’organismo.

Il ferro è un oligoelemento essenziale, il che significa che può essere assorbito solo attraverso gli alimenti per essere poi immagazzinato nell’organismo, ma non può essere prodotto dal corpo stesso.

Il buon assorbimento del ferro può essere negativamente influenzato da vari fattori. Tra questi, l’alimentazione (vegetale o animale e gli inibitori), i problemi digestivi o la perdita di sangue (mestruazioni o frequenti donazioni di sangue).

La carenza di ferro è una delle carenze nutrizionali più comuni! Se ti senti spesso stanco e svogliato, è bene controllarne subito il livello!

Fonti (in lingua inglese)

Trost, L. B., Bergfeld, W. F., & Calogeras, E. (2006). The diagnosis and treatment of iron deficiency and its potential relationship to hair loss. Journal of the American Academy of Dermatology54(5), 824–844., doi.org/10.1016/j.jaad.2005.11.1104

Jimenez, K., Kulnigg-Dabsch, S., & Gasche, C. (2015). Management of Iron Deficiency Anemia. Gastroenterology & hepatology11(4), 241–250.

Beck, K. L., Conlon, C. A., Kruger, R., & Coad, J. (2014). Dietary determinants of and possible solutions to iron deficiency for young women living in industrialized countries: a review. Nutrients6(9), 3747–3776. https://doi.org/10.3390/nu6093747